Breve premessa:
era da un po’ che non scrivevo recensioni sul rap, ma d’ora in poi, almeno una volta a settimana, ne scriverò una, sulla musica in generale, usando anche una specie di “ordine alfabetico”, basato prevalentemente sulla mia librria di Amazon Music.
Da un po’ non facevo recensioni musicali, ed eccomi di nuovo qui, in fondo, perché rinunciare? Pensavo di essere ripetitivo, ma…
Eccoci a recensire “Gemelli” di Ernia. E sapete perché questo album mi è piaciuto tanto già dal primo assaggio? Perché già dalla prima traccia, mi sento rispecchiato dentro la sua musica:
“Mi sento così vivo
Ho come l’impressione che il mio posto è questo qui (Questo qui)
Mi faccio paura quando mi sento così (Così)
Sono appena uscito dal fango
Con la faccia pulita di un santo…
E mi sento così vivo
M’hanno sparato in faccia e sono ancora vivo
M’hanno strappato il cuore e sono ancora vivo
M’hanno cambiato il nome e sono ancora vivo
Mi sento così vivo”
Per me, già questa canzone ha segnato una rinascita: ultimamente mi sento esattamente come questa canzone. “Sono appena uscito dal fango, con la faccia pulita di un santo”.
Sembra una canzone di rinascita, di maturare dopo aver vissuto un periodo di merda, mi sento esattamente come lui, come lo descrive nella canzone.

Ernia mi è piaciuto quasi da subito, quando lo ascoltai la prima volta, nel lontano 2016-2017, avevo pregiudizi verso la nuova scuola, poi fu che Ernia, diventò uno dei miei preferiti.
Non usa l’autotune, ha fatto carriera usando tematiche al di fuori della musica che va di moda oggi. Credo sia un artista molto versatile, e questo album, veramente ben fatto, conferma queste cose. La qualità musicale dell’album, i testi, la musica, è elevata.
Come nella seconda traccia, ad esempio:” Puro Sinaloa”. Pezzone con lui, Rkomi e Lazza. Prodotta da un mostro sacro come Don Joe. Non si scherza.
E una parte di “Morto Dentro”, mi richiama le sensazioni della prima traccia:
“ Non sarai tu a colpirmi, non sarai tu a potermi ferire. Per quanto tu ti possa sforzare, ho già attraversato il buio e solo per causa mia potrò tornarci.”
E credo che sia per questo che mi sia piaciuto tanto questo album: ed è quando che ti ritrovi nei pezzi che li ami, non si sfugge.
Ed è lì che per me l’artista “vince”, più di ogni eventuale moda.
Comunque, sta di fatto che confermo la mia impressione: la qualità della musica rap/hip-hop, prodotta a Milano, hanno qualcosa in più, qualitativamente.
Non so perché, ma è il pregio più grande di ciò che viene fatto nella città Lombarda.
Se dicessi che hanno qualche “marcia in più”, potrei però, commettere l’errore che nel resto d’Italia questo non esiste. Penso sia una questione di stile, forse, anche legata alla provenienza geografica.
Comunque, non so se abbai avuto un target d’età preciso, ma forse alcune canzoni sono meno per “adulti”, come me… ma sono belle canzonette d’amore, dai.
Un altro pezzo che mi ha colpito, è stato “Fuoriluogo”, con Madame. Ed è stato il primo pezzo con lei che ho sentito, ed anche qui mi sono rispecchiato.
“E non mi sento adatto a questo gioco stupido
Le situazioni illudono e le persone deludono
È sentirsi impotenti, dovere abbassar le orecchie
Torni a piedi e tocchi il setto perché ti hanno preso in sette”.
Comunque, gran bel disco, ha pochi difetti, diamogli un belll 9!
“… E mi sento così Vivo…”
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Bella..
Non sarai tu a colpirmi, non sarai tu a potermi ferire. Per quanto tu ti possa sforzare, ho già attraversato il buio e solo per causa mia potrò tornarci.
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